Flavio Borgna e quella forza che ti arriva da dentro
«Nell’estate 2013 la nostra prima figlia Francesca ha iniziato a zoppicare. All’epoca aveva due anni e mezzo e ci è sembrato strano vedere una bimba di quell’età con un simile problema; abbiamo cercato di individuare le cause, ci siamo immaginati che giocando con i cuginetti avesse battuto con la gamba contro la loro macchinina elettrica. Siano andati più volte dalla pediatra, che però non ha riscontrato nulla di particolare.
Sono passate così, con il senno di poi abbiamo perso, circa 3/4 settimane finché, il 23 luglio 2013, data che non scorderò mai, abbiamo deciso di portare Francesca al pronto soccorso di Alessandria. Non siamo più usciti. Il giorno dopo ci hanno trasferito a Genova all’Istituto G. Gaslini e abbiamo iniziato il nostro percorso con il Neuroblastoma. Abbiamo scoperto perché Francesca zoppicava: una metastasi aveva causato la frattura del femore.
Siamo stati costretti a cambiare la nostra vita, le nostre abitudini: per essere più vicini all’ospedale, per esempio, abbiamo preso in affitto un appartamento nei pressi del Gaslini.
Ci sono altre due date che non dimenticherò mai: il 2 agosto 2013, quando Francesca si è sottoposta alla prima chemio, e il 2 gennaio 2014, il giorno dell’intervento chirurgico.
Sono passati quasi sette anni da quel giorno e Francesca, cui era stato diagnosticato un Neuroblastoma al quarto stadio al surrene è, a tutti gli effetti, una lungo sopravvivente.
Il Neuroblastoma è letteralmente un fulmine a ciel sereno per i genitori: in un lampo si è catapultati in un dramma familiare, difficile da accettare, capire e soprattutto gestire. Le prime sensazioni che emergono sono ignoranza e impotenza. La forza di combattere e reagire ci è arrivata da dentro, forse è insita nella natura umana.
Prima di concludere vorrei presentare la mia famiglia: mamma Silvia, 43 anni, infermiera, nata ad Acqui Terme, viaggia tutti i giorni per andare a lavorare all’ospedale di Alessandria.
Papà Flavio, che sono io: 57 anni, dirigente, viaggia molto. Di solito riesce a essere in famiglia nel weekend e qualche volta anche durante la settimana. Cerca di fare sport, quando trova il tempo e l’occasione.
Beatrice, 6 anni: è nata quando Francesca era in terapia. Un po’ forse è stata trascurata (inevitabilmente) nei suoi primi anni di vita, ma stiamo recuperando!
Francesca, 9 anni: magrolina, molto brava, non solo a scuola. Vive serenamente la sua, a lei sconosciuta, condizione di lungo sopravvivente».
Grazie a Flavio per questa straordinaria testimonianza: le sue parole danno forza a tutti i genitori che stanno lottando insieme ai loro bimbi contro il Neuroblastoma!
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